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Razzismo strutturale in Svizzera: studio sulle basi teoriche e concettuali e sui fondamenti empirici
Maison d'édition
Neuchâtel : Swiss Forum for Migration and Population Studies (SFM)
Date de parution
2022-12
No
81i
Collection
SFM Studies
Résumé
Il razzismo in Svizzera é stato per molto tempo considerato un fenomeno marginale associato a gruppi radicali e a un’ideologia estremista. Questo studio si concentra su manifestazioni strutturali di razzismo in Svizzera con il fine di promuovere una discussione basata sui fatti. Fa affidamento sia sulle conoscenze di ricercatori specialisti o conoscenze basate sulla pratica, sia su una valutazione della portata della letteratura sull’argomento (scoping review) e su una ricerca bibliografica classica: abbiamo esaminato diversi studi e elaborati empirici al fine di determinare un’eventuale presenza di discriminazione razziale.
Prove di discriminazione istituzionale e strutturale sono state individuate nel settore lavorativo, abitativo, delle procedure amministrative (inclusa la naturalizzazione), politico e, in misura minore, della protezione sociale e delle forze dell’ordine e della giustizia. I risultati empirici mostrano chiaramente che si tratta di discriminazione specificatamente razziale, e non di un’ostilità generale nei confronti degli stranieri: il fenomeno non riguarda tutti gli stranieri in modo collettivo, ma solo coloro che vengono percepiti come «altri», anche quando questi ultimi hanno un passaporto svizzero. È inoltre evidente come alcuni gruppi siano particolarmente colpiti dalla discriminazione in specifici aspetti della loro vita. Altri settori con una minima presenza di prove di discriminazione dovrebbero essere rivalutati perché o non sono stati sufficientemente studiati o continuano a generare dibattito (istruzione, salute, ecc.).
Prove di discriminazione istituzionale e strutturale sono state individuate nel settore lavorativo, abitativo, delle procedure amministrative (inclusa la naturalizzazione), politico e, in misura minore, della protezione sociale e delle forze dell’ordine e della giustizia. I risultati empirici mostrano chiaramente che si tratta di discriminazione specificatamente razziale, e non di un’ostilità generale nei confronti degli stranieri: il fenomeno non riguarda tutti gli stranieri in modo collettivo, ma solo coloro che vengono percepiti come «altri», anche quando questi ultimi hanno un passaporto svizzero. È inoltre evidente come alcuni gruppi siano particolarmente colpiti dalla discriminazione in specifici aspetti della loro vita. Altri settori con una minima presenza di prove di discriminazione dovrebbero essere rivalutati perché o non sono stati sufficientemente studiati o continuano a generare dibattito (istruzione, salute, ecc.).
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