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  4. Stretching the boundaries of your linguistic comfort zone: an inclusive way to lead a multilingual team

Stretching the boundaries of your linguistic comfort zone: an inclusive way to lead a multilingual team

Author(s)
Yanaprasart, Patchareerat
Date issued
2017
In
Bulletin VALS-ASLA, Swiss Association of Applied Linguistics (Association suisse de linguistique appliquée VALS-ASLA), 2017/106//25-43
Subjects
Diversity and inclusion, multilingual team, leadership communication, leadership capabilities, linguistic Dis-Comfort Zone, linguistic inclusiveness, 'Togetherness' identity, inclusive leadership Diversità e inclusione, squadra plurilingue, comunicazione della leadership, capacità della leadership,zona di disagio linguistico, inclusione linguistica, identità di gruppo, leadership inclusiva
Abstract
Negli spazi transnazionali, le attività valicano i confini nazionali e linguistici e problematizzano il plurilinguismo delle multinazionali. Un discorso frequente sulla gestione della diversità linguistica sul posto di lavoro sostiene che "il linguaggio è sempre una prima barriera". Una "barriera" che porta a differenziare decisioni, strategie e approcci seguendo schemi ideologici rispetto a "cosa", "perché", "come" "chi": quale lingua scegliere e perché, come utilizzarla, da chi, per chi e per quale scopo. Un dirigente assume spesso un ruolo determinante nel negoziare e potenziare le norme comunicative applicabili al gruppo di lavoro. La presente comunicazione porta su diverse tendenze di leadership in situazioni lavorative plurilingui, con particolare attenzione alle tipologie definibili attraverso i modi di comportamento comunicativo e alle zone di leadership. Emergono così due tipi di leadership identificati a seconda dei rispettivi comportamenti comunicativi: 1) la leadership crea un ambiente di inclusione linguistica in cui gli individui plurilingui comunicano le proprie idee con facilità, migliorando così le relazioni interpersonali e stabilendo un'atmosfera di lavoro positiva (follower-centred); 2) la leadership mantiene la propria zona di comodità linguistica al fine di perseguire gli obiettivi dell'organizzazione e ottenere risultati attraverso l'autorealizzazione e l'auto-proiezione del leader (leader-centred).
Publication type
journal article
Identifiers
https://libra.unine.ch/handle/20.500.14713/55922
File(s)
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Name

Yanaprasart_Patchareerat_-_Stretching_the_boundaries_of_your_linguistic_comfort_zone_20190225.pdf

Type

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